IL MATERASSO, TI SVELO I 10 SEGRETI PER CONOSCERLO E SCEGLIERLO!
Si spende tanto tempo per la scelta del letto, certo vale la pena, ma si arriva esausti quando c’è da scegliere l’elemento più importante per il riposo: il materasso. A molti di voi sarà già capitato di sceglierlo, di avere avuto sorprese sia in positivo che in negativo sulle aspettative. Qui vi svelo i 10 segreti per conoscere e scegliere il miglior materasso per voi! Analizziamo intanto l’atto del dormire: il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di riposo, per lo più notturno; la posizione migliore per il recupero delle energie è stare sdraiati, ovviamente, che favorisce il relax ed una circolazione sanguigna costante e non condizionata dalla gravità.
SEGRETO N°1. Studi scientifici hanno verificato che il nostro corpo, inconsciamente, si muove decine di volte durante il sonno perché si formano dei punti di pressione su alcune parti del corpo dove la circolazione fa più fatica e, per ripristinarla, ci rotoliamo, spostiamo, allunghiamo fino a trovare una posizione corretta. Il vero problema sta nella quantità di “pelle” a contatto con la superficie di supporto, ossia i nostri chili distribuiti sul lato su cui poggiamo: per capire a fondo il concetto, consideriamo quanto è poco comodo stare in bicicletta, che ci costringe a distribuire il nostro peso su superfici minime, il pavimento pelvico sulla sella e parte sui piedi ai pedali… minima superficie di appoggio per tutto il peso! Quindi, per contro, maggiore è la superficie di appoggio, maggiore sarà il comfort perché riusciremo a rilassare tutti i muscoli e finalmente a dormire.
SEGRETO N°2. L’ideale superficie a contatto con il nostro corpo è fatta di un materiale che deve “toccarci” il più possibile; dobbiamo quindi avere la sensazione di quando ci sdraiamo sulla sabbia asciutta e il nostro peso riesce a creare uno stampo in negativo del corpo stesso: non solo sulle parti dove c’è maggior peso (in basso) ma anche, in parte, di lato dove la sabbia, avvolgendoci, contribuisce a sostenerci, allentando pur di poco la pressione sui lati più in basso. Quindi il materiale ideale è quello che consente di assecondare le curve fisiologiche del corpo il più possibile, cedendo dove serve e sostenendoci nei punti di maggiore pressione.
SEGRETO N°3. Sappiamo che i materassi vengono prodotti con diversi materiali, più o meno performanti, più o meno cari; tralasciando la fibra naturale (i nostri bisnonni usavano paglia, crini, lana…) come imbottitura, le molle metalliche sono apparse a fine ‘800 ed ancora resistono, nonostante lo strapotere delle odierne schiume naturali o sintetiche. Ma la molla costituisce un supporto “puntuale” cioè qualcosa che spinge in su la parte del nostro corpo che la comprime su una superficie concentrata; per quanto detto prima, più distribuisco il peso, meglio dormo; ma tante molle costano di più ed inoltre devono lavorare il più possibile in direzione verticale; inoltre per la stabilità complessiva della superficie la testa delle molle viene legata da nastri che rendono il lato di appoggio una superficie elastica a compressione, ma non alla trazione che avviene quando si poggia un peso sopra: risultato, quando mi muovo sul materasso muovo anche un’eventuale altra persona poggiata sopra, con evidente fastidio. Le molle indipendenti (brevetto Simmons) arrivano a fine ‘800 e riducono in parte il problema, con infoltimento dei punti di appoggio e riduzione del movimento. I materassi a molle hanno quasi zero manutenzione, la camera d’aria all’interno ha fori di ricambio tra esterno ed interno sui fianchi della struttura.
SEGRETO N°4. Solo nel ‘900 una nuova tecnologia introduce un materiale nuovo e più confortevole: il lattice. Prodotto naturalmente e trattato chimicamente (brevetto Dunlop), riesce a far produrre dei pannelli su cui è sicuramente più comodo dormire; la creazione di fori aperti da parte a parte contribuisce a rendere questo supporto più confortevole nello smaltimento del vapore acqueo. Il nostro corpo, infatti, produce costantemente vapore che evapora nell’aria, ma che si condensa se a contatto con superfici impermeabili (es. tessuti plastici di abbigliamento e per l’arredamento) dando una sensazione di umidità poco piacevole; essendo il lattice un materiale con celle chiuse (viene aerato per diventare schiuma con bolle di aria che non comunicano tra loro, perciò praticamente impermeabile!). Ciò comporta anche una costante manutenzione nell’uso: ogni cambio lenzuola girare capo-piedi o anche lato invernale-estivo per cercare di dissipare l’umidità accumulata su un lato attraverso la rete. Il peso di questi materassi rende l’operazione anche piuttosto scomoda. Lo smaltimento a fine vita li rende simili ai pneumatici per il trattamento con zolfo a cui sono sottoposti in sede di produzione, con aggravio di costi.
SEGRETO N°5. Lato estivo-lato invernale… avete mai veramente sentito differenze nel girare il materasso secondo questa presunta posizione stagionale? No, vero? Questo perché, come tutte le imbottiture usate per l’arredamento (voglio includere anche quelle automobilistiche) il materiale è pur sempre un materiale isolante che, anche se non vogliamo, “rimanda” il calore che produciamo; perciò anche riducendo lo strato di tessuto di rivestimento l’effetto di calore è sempre presente; se d’inverno può essere piacevole, in estate è veramente fastidioso!
SEGRETO N°6. Dobbiamo attendere il ‘900 avanzato per avere nuovi materiali schiumati più leggeri e più performanti: il poliuretano (resina plastica aerata, schiumata, derivata dal petrolio) è ormai il materiale base su cui si producono i materassi più venduti: più leggero del lattice, più economico e lavorabile, consente una manutenzione ed un uso più disinvolto per la presenza di celle aperte nel materiale, che consentono una certa diffusione del vapore corporeo nel materiale (che va sempre girato ogni tanto!) anche se meno spesso. Il Waterlily è una schiuma poliuretanica aerata ad acqua: minore impatto in produzione e nello smaltimento a fine ciclo vita. Tutti gli schiumati hanno una grande elasticità superficiale: se mi siedo su un bordo, l’altra persona neanche se ne accorge!
SEGRETO N°7. L'ormai arcinoto “Memory foam” , che ha preso la fetta maggiore di mercato per le sue prestazioni, nasce quale evoluzione delle schiume: elaborato per la NASA, reagisce non solo al peso ma anche alla temperatura corporea creando quell’”effetto sabbia” di cui abbiamo detto sopra, fornendo appoggio al corpo anche lateralmente su porzioni minime ma indispensabili per allentare la pressione complessiva su ogni centimetro quadrato di pelle a contatto. Infatti, anche se con ulteriori evoluzioni e meccanismi, il “memory” viene utilizzato dove il peso minimo per cm2 è richiesto per ragioni mediche, quali i materassi anti piaghe da decubito dove il degente è costretto a stare sdraiato per lungo tempo. Ovviamente nel memory lo strato a contatto con il corpo è differenziato dal pannello base: un pane di poliuretano più denso sostiene il corpo (eventualmente in modo differenziato: il busto pesa più delle gambe!) ed uno strato in memory reagisce alle curve del corpo in modo più dolce e cedevole; il materasso è fatto come una torta a strati. Il “topper”, di recente invenzione ed anche un po’ di moda, è un materassino che fa la funzione dello strato superficiale del materasso schiumato con memory foam: utile per comunità (alberghi, ospedali ecc.) può allungare un po’ la vita del vostro materasso usato, se non è già troppo deformato dall’uso.
SEGRETO N°8. Vi sono ancora in commercio materassi a molle, molle insacchettate, schiumati, in ordine crescente di prezzo (le molle insacchettate a volte costano come se non di più dello schiumato!) per soddisfare il mercato. Consiglio, in sede di acquisto, di orientarsi per quelli sfoderabili che permettono di lavare il ricoprimento in tessuto più vicino al corpo; in alternativa, in sede di uso quotidiano, di usare un coprimaterasso con angoli elastici, lavabile altrettanto.
SEGRETO N°9. I materassi vanno testati! Meglio se il punto vendita dispone di cabine o aree riservate dove poter provare il materasso per diversi minuti; è inutile spingere con la mano su un materasso per decidere se è meglio di un altro… quando entrate in una stanza di hotel, cosa fate per prima? Vi sdraiate perché volete essere sicuri che il costo valga il materasso a disposizione, non solo la vista dalla finestra! Occhio all’interazione con il guanciale: spesso un riposo poco efficace è causato da una cattiva postura per il cuscino sbagliato: in sala prove fatevi dare dei guanciali il più possibile simili a quelli vostri. E cercate di sentire il contatto su tutte le superfici del vostro corpo, anche quelle tra tallone e polpaccio, tra polpaccio e coscia, tra sedere e schiena: se c’è contatto il materasso funziona!
SEGRETO N°10. Scegliete in base al vostro budget ed alle vostre abitudini; una giovane schiena può “sopportare” un materasso a molle per diversi anni ancora e far tenere un po’ di soldi in tasca. Il ciclo vita di un materasso è di 10-15 fino a 20 anni (dipende dall’uso, dal proprio peso, dalla manutenzione) e considerando che ci passeremo in teoria un terzo della nostra vita, merita una attenta riflessione ed un accorto acquisto, con una buona informazione di base dei materiali e delle prestazioni. Partite da quello che avete adesso: perché lo cambiate? Si è consumato? Come vi siete trovati? Avete avuto modo di provarne a casa di amici, in vacanza? Cercate di individuare di cosa avete veramente bisogno… cercate l’”effetto sabbia”, non ve ne pentirete!
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