SALVIAMO IL DIVANO!
Il divano… il nostro rifugio a fine giornata (e non solo!) ci accoglie e coccola, ci permette di fare brevi pisolini o gustose dormite fuori programma. Morbidi ed avvolgenti o più rigidi ed indeformabili, con meccanismi, con accessori, essenziali e pomposi… c’è in effetti da perdersi nella scelta. Vanno fatte alcune considerazioni nella scelta, se “primo impianto” o nel recupero, se è datato. Purtroppo quando si acquista un divano per la prima volta si ha poca esperienza: sì ci siamo seduti su quello dei genitori, dei nostri amici che vivono già da soli, ma non abbiamo fatto veramente caso al loro comfort, guardando partite stando seduti sul bordo o guardando film strizzati tra i braccioli e gli altri amici; per cui sceglierlo per sé diventa imbarazzante… come lo scelgo, come deve essere, cos’è più comodo, quale colore, quanto grande, in quanti ci possiamo stare sopra? Eppoi, quanto deve costare un buon divano? Chiarisco subito che il prezzo non necessariamente è segnale di divano migliore per voi; certo al prezzo corrisponde una scelta di materiali migliori e di più lunga durata, ma dipende, come sempre nell’arredamento, da cosa si vuole ottenere da un mobile nel momento della propria vita in cui si acquista. Da giovane posso scegliere tranquillamente un divano più rigido, dal design molto tirato su cui i genitori non riescono neanche a sedersi per più di 15 minuti, possibilmente economico; in maturità posso orientarmi su qualcosa di più accogliente e tradizionale, magari più costoso. Vale comunque la regola che per l’originalità del disegno e la bontà dei materiali il prezzo fa la differenza, e pure tanta; ad esperienza posso dire che i divani di marca, cari all’acquisto in partenza, mostrano la loro capacità di servirvi negli anni (ma certo all’acquisto dovete fidarvi di chi ve lo propone!); ad esempio un buon divano in tessuto mostra segni di usura dopo circa dieci anni di uso di una famiglia standard (escludo animali ed incidenti domestici!); dopo quindici anni anche le imbottiture cominciano a segnare il passo (perdita di elasticità e portanza, deformazioni varie); ma è nella struttura che si apprezza la vera qualità: anche dopo vent’anni non si sente nessun cigolìo o scricchiolìo del legno che fa da supporto, e allora abbiamo capito di avere fato un ottimo acquisto anni fa… ma il rivestimento è macchiato e logoro e i cuscini sono ormai delle frittelle. Possiamo rivolgerci alla casa produttrice del sofà (tramite il rivenditore di zona) per un restauro ottimale: loro hanno i disegni ed i progetti anche dei divani usciti di produzione e soprattutto gli artigiani in grado di metterci le mani con maestria. Il costo previsto per un restauro, vi stupirà, sarà all’incirca quello sostenuto all’acquisto; avete pagato 5.000 euro 15 anni fa il vostro divano? Il costo per il restauro non sarà molto distante da quello; ma con 5.000 euro posso comprare un divano nuovo, fresco, diverso… certo, ma non sarà della stessa qualità del vostro! Recuperare il proprio significa avere altri vent’anni di buon servizio, rendere sostenibile anche ecologicamente il vostro investimento ed avere la soddisfazione dell’ottima scelta fatta anni addietro. Ricordo che esistono anche bravi tappezzieri locali che sanno risistemare i sofà, basta cercarli… non sarà come uscito dalla fabbrica, ma sarà comunque un buon lavoro, efficace e sostenibile come spesa. In un prossimo articolo vedremo altri aspetti relativi alla scelta del divano, del set di sedute delle poltrone, sia tecnici che estetici.
Cosa ne pensate? Lasciate commenti, approfondiremo insieme la scelta del vostro divano!
#interni #arredamento #architettura #interiordesign #ristrutturazione #mobili #cucine #ideadesignvision
Commenti
Posta un commento