PITTURA, CARTA DA PARATI & Co - 3
La finitura delle pareti dei nostri ambienti è un argomento il più delle volte trascurato. Si programma lo spazio, gli arredi, le finiture dei pavimenti, sicuramente dei rivestimenti verticali dei bagni e alla fine si presenta la domanda: e le pareti come le facciamo? In una progettazione organica la scelta del colore e del materiale delle pareti è parte integrante ed integrata al resto, ma come detto i più delle volte si tralascia fino alla scelta meno impegnativa… ok facciamo una bella pittura di lavabile bianca. La pittura è sicuramente la soluzione più economica, abbastanza facile da realizzare, anche fai-da-te (vi è capitato mai di investire un pomeriggio domenicale piovoso a ripitturare un ambiente?) e le possibilità cromatiche sono così tante che la scelta, se non si sceglie il bianco, imbarazza non poco; prevedere l’effetto finale poi diventa un dubbio amletico. Inoltre consente una facile reversibilità o modifica totale di impatto estetico, con pochi lavori e basso costo. E la carta da parati? O la ceramica? E quei bei pannelli in legno che ho visto su una rivista? Ecco alcuni consigli per orientarsi...
GRÈS - CERAMICHE
La ceramica è un materiale da costruzione artificiale, realizzato con diversi componenti naturali; ormai sapientemente miscelati e sottoposti a cottura raggiungono elevate prestazioni. Le lastre, i differenti formati e finiture, rivestono da sempre gli ambienti umidi come cucine e bagni; fuori dall’ovvio e diffuso impiego come pavimentazione, scelta per resistenza e durevolezza all’usura oltre che per l’igienicità e pulibilità, ha ormai di buon diritto preso un posto importante nei rivestimenti di altri ambienti dove fino a pochi anni fa era estranea. È con i grandi formati che se ne è reso possibile l’uso al pari della carta da parati: un rivestimento continuo con decorazioni estese che viene ricomposto nel minor numero possibile di tessere del mosaico. Proprio le caratteristiche di elevata resistenza e perfezione geometrica consentono oggi di accostare vari elementi virtualmente senza una fuga visibile, con spessori impensabili fino a ieri ed una stabilità cromatica pressoché eterna. Le soluzioni tecnologiche hanno di fatto stravolto l’essenza della composizione in ceramica: il rivestimento a tessere, cioè elementi della stessa dimensione (ricordate gli antichi mosaici?), lasciava comunque leggere la trama, o texture, del formato e della dimensione di ogni singolo pezzo con fughe riconoscibili, così da prendere spesso il sopravvento sulla decorazione stessa e divenire l’immagine principale della decorazione; ora con grandi formati (fino a 3 metri di altezza!) si rompe il ritmo geometrico per lasciare spazio al solo decoro, che sia di puro colore piatto, materico (piastrelle con superficie a 3D, in rilievo) o di un’immagine… e qui si apre un altro capitolo! Le possibilità del digitale hanno reso riproducibile praticamente qualsiasi cosa: ecco legni di varia specie, marmi e graniti, metalli o decori artistici (sembrano presi da quadri d’autore) che, attraverso foto digitali ad altissima risoluzione, vengono trasferiti sul materiale donando alla superficie effetti incredibili. La combinazione di immagine e matericità poi (pensiamo ai parquet in grès), fa apparire il materiale riprodotto più vero del vero! E come sempre, il corretto equilibrio tra parti decorate e pareti nude (ricordatevi: sul grès non si piantano chiodi per quadri!) può rendere unico il vostro ambiente, con un materiale durevole e rivoluzionario... affidatevi anche all'esperienza dei migliori punti vendita, oltre che ai migliori professionisti.
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